E' notte. Esco dalla palestra aperta 24 ore su 24, servizio offerto in italia solo da distributori di sigarette e profilattici, tanto per non additare due tra le più grandi esigenze del popolo italico.
Ad ogni modo...è notte. L' oscurità come un velo limita le mie capacità visive. L'aria pungente della notte a contatto col sudore sulla mia maglietta mi ricorda la carbonara mangiata poche ore prima, e la conseguente necessità di andare a smaltire il senso di colpa su una cyclette a 6 miglia orarie.
Mi muovo nel buio in cerca della mia auto, i pensieri vagano dalla crisi economica che ha messo in ginocchio il mondo all' ultima canzone di Rino Gaetano...
Un mormorio, un suono, una voce rompono il mio silenzio meditativo.
<I got a hard time...> - <Me la passo proprio male>
Un uomo nero, sulla sessantina, con una dentatura a 9 denti che conferma la fiducia che ripongo nel servizio sanitario pubblico americano, mi si para davanti.
E' vicino, mezzo metro dalla mia faccia, riesco a sentire l' odore di ali di pollo fritte che il buon uomo deve aver mangiato per cena.
<Eeeh...Too bad> - <Eeeh...peccato>
Le mie parole escono veloci, spero che non mostrando alcun interesse io possa evitarmi qualsiasi evoluzione della situazione.
L' uomo mi guarda, i suoi occhi confusi mi ricordano i miei 7 anni, quando per la prima volta vedendo un tampax lo scambiai per un pacchetto di caramelle.
Non soddisfatto della mia risposta ma deciso a seguire il suo piano l' uomo attacca ancora.
<87 cents. That's all i need to get home, man> - <87 centesimi. E' tutto quello che mi serve per arrivare a casa, uomo>
Capisco cosa cerca, ma io non ho soldi, neanche una moneta, se l' avessi gliela darei.
<I'm here just for the gym, i don't have any money with me...> - <Son venuto solo per la palestra, non ho soldi...>
L' uomo mi osserva, nel suo sguardo la delusione di un altro fallimento.
<I see..> - <Capisco..>
L' incontro, sebbene durato poco più di una manciata di secondi, mi lascia una sensazione amara...mi dirigo verso la macchina quando un' ombra alle mie spalle colpisce la mia attenzione.
Senza girarmi cerco di giudicare chi mi sta seguendo, è un uomo bianco, capelli lunghi, in carne, probabilmente è uscito anche lui dalla palestra.
Arrivo alla macchina e inserisco la chiave per aprire la porta.
<Flschmnopstr?>
Mi volto, l' uomo è disastrato, nel guardarlo immediatamente capisco tutto il significato dell' epiteto di "White trash".
Sono bloccato, il bubbone pulsante sul lato destro della sua faccia mi incanta in quello stesso modo meschino e perverso che ha costretto il mondo intero a guardare il tristemente popolare video "2 girls 1 cup".
Riprendo il controllo, mi è stata fatta una domanda e sebbene non ne abbia capito il contenuto so di dover dare una risposta.
<Mmmmh....No..>
L' espressione sul viso dell' uomo si rilassa, evidentemente la mia risposta a caso era azzeccata.
<That's ok, man> - <Va bene, uomo>
Se ne va, rasserenato dallo scambio.
Entro nella macchina e guido fino a casa, il mio pensare rivolto a uno qualsiasi di quei film nonsense che vogliono dire poco se non il significato che gli vuoi attribuire, ma ti sono piaciuti tanto quella prima volta che la seconda volta che li guardi non ci capisci più niente.
Raggiungo il letto, mi infilo sotto le coperte.
Buona notte.
Se_ho_tempo_scrivo
C'è da correre ai ripari..
sabato 14 agosto 2010
mercoledì 11 agosto 2010
Scrivere un blog...
Scrivere un blog agli inizi è un po' come essere una prostituta brutta e grassa nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, nessuno ti guarda e chi lo fa è per farsi due risate.
E io che credevo che tenere un blog fosse un passatempo, un qualcosa di divertente e creativo da fare nei tempi morti e invece, a due giorni dall' apertura di questa pagina, mi trovo in un mondo complesso, competitivo, con regole ferree, personaggi loschi e trappole da scovare.
<Benvenuti in "Reality 2.0">.
Per qualche motivo mi torna in mente Roberto, sedicente istruttore di "tecniche di combattimento con i mazzi Pokèmon", che distrusse la mia innocenza di dodicenne con le sue dure parole: <La carta di Steelix in un mazzo terra-fuoco richiede dedizione e responsabilità, non credo che tu sia abbastanza maturo per poterla gestire>.
Perchè i Pokèmon sono roba da duri.
Avventurandosi tra le mille spiegazioni che i blog-professori seminano qua e là nel web si viene a scoprire che per tenere un blog ed entrare a far parte della blogosfera - l' entusiasmo con cui questa parola viene usata è pacchianamente simile a quello con cui i pionieri del computer 20 anni fa si dilettavono nel dire "cliccare" - bisogna scrivere una media di almeno 3 post al giorno, spendere circa 3 ore quotidiane alla cura del blog, pubblicizzare la tua pagina nei social network - diventando uno dei quei tremendi rompicoglioni che ti intasano la casella mail con lettere aventi soggetto "fw:fw:fw:fw:fw:fw:fw" - e possibilmente spendere soldi per comprare traffico aggiuntivo e canali preferenziali per far si che il blog abbia maggiore visibilità sui motori di ricerca.
Insomma se essere una prostituta brutta e grassa è di per sè seccante, spendere anche soldi invece di avere l' assicurazione sanitaria pagata lo è ancora di più.
Dopodichè ci sono le tag, l' indicizzazione, le categorie e le meta-tag. Non ho idea di cosa sia la metà delle parole che ho appena elencato, ma ho dovuto farlo per non essere bastonato per la mia ignoranza. Nella mia ingenuità, un po' come quella di un cane che si lecca i testicoli e si domanda che diavolo hai da guardare, Io pensavo che una scrittura scorrevole e un tocco di ironia fosse sufficiente, invece qui si dovrebbe istituire un nuovo corso di laurea.
Pertanto la prossima volta che vi capita di andare ad Amsterdam regalate un sorriso a quella prostituta da parte mia, se lo merita.
Magari un giorno diverrò un esperto e un sorriso saggio mi si stamperà in faccia ogni volta che mi ritroverò a pronunciare la parola "blogosfera", magari invece mollerò prima, ma per ora faccio come farebbe il cane sopracitato: una sgrollatina e continuo a leccare.
E io che credevo che tenere un blog fosse un passatempo, un qualcosa di divertente e creativo da fare nei tempi morti e invece, a due giorni dall' apertura di questa pagina, mi trovo in un mondo complesso, competitivo, con regole ferree, personaggi loschi e trappole da scovare.
<Benvenuti in "Reality 2.0">.
Per qualche motivo mi torna in mente Roberto, sedicente istruttore di "tecniche di combattimento con i mazzi Pokèmon", che distrusse la mia innocenza di dodicenne con le sue dure parole: <La carta di Steelix in un mazzo terra-fuoco richiede dedizione e responsabilità, non credo che tu sia abbastanza maturo per poterla gestire>.
Perchè i Pokèmon sono roba da duri.
Avventurandosi tra le mille spiegazioni che i blog-professori seminano qua e là nel web si viene a scoprire che per tenere un blog ed entrare a far parte della blogosfera - l' entusiasmo con cui questa parola viene usata è pacchianamente simile a quello con cui i pionieri del computer 20 anni fa si dilettavono nel dire "cliccare" - bisogna scrivere una media di almeno 3 post al giorno, spendere circa 3 ore quotidiane alla cura del blog, pubblicizzare la tua pagina nei social network - diventando uno dei quei tremendi rompicoglioni che ti intasano la casella mail con lettere aventi soggetto "fw:fw:fw:fw:fw:fw:fw" - e possibilmente spendere soldi per comprare traffico aggiuntivo e canali preferenziali per far si che il blog abbia maggiore visibilità sui motori di ricerca.
Insomma se essere una prostituta brutta e grassa è di per sè seccante, spendere anche soldi invece di avere l' assicurazione sanitaria pagata lo è ancora di più.
Dopodichè ci sono le tag, l' indicizzazione, le categorie e le meta-tag. Non ho idea di cosa sia la metà delle parole che ho appena elencato, ma ho dovuto farlo per non essere bastonato per la mia ignoranza. Nella mia ingenuità, un po' come quella di un cane che si lecca i testicoli e si domanda che diavolo hai da guardare, Io pensavo che una scrittura scorrevole e un tocco di ironia fosse sufficiente, invece qui si dovrebbe istituire un nuovo corso di laurea.
Pertanto la prossima volta che vi capita di andare ad Amsterdam regalate un sorriso a quella prostituta da parte mia, se lo merita.
Magari un giorno diverrò un esperto e un sorriso saggio mi si stamperà in faccia ogni volta che mi ritroverò a pronunciare la parola "blogosfera", magari invece mollerò prima, ma per ora faccio come farebbe il cane sopracitato: una sgrollatina e continuo a leccare.
martedì 10 agosto 2010
Alieni, magia nera e 2012
"Naturalmente tale argomento, la vita extraterrestre, coinvolgerebbe in modo molto imbarazzante tutti i governi che, che sanno la verità sin dall'inizio e che comunque hanno avuto la conferma dall'episodio di Roswell nel 1947. Senza naturalmente dimenticare tutte le prove che sono state trovate e risalenti ai graffiti preistorici passando per gli Antichi Egizi i Maya e per finire con Stonehenge."
(ct. http://web.tiscalinet.it/vb/alien/index2.htm)
Da sempre sono incuriosito dalle teorie fuori dal comune, dall' idea che la razza umana derivi da un qualche esperimento genetico ad opera di extraterrestri saggi e tecnologicamente avanzati a quella che il mondo arriverà a un qualche drastico cambiamento o rivelazione durante il corso della mia vita, altrimenti troppo poco distinta da quella dei milioni di persone che mi/ci hanno preceduto su questa terra.
Mi intrigano le storie su calendari antichi e apocalissi varie, mi piace leggere di presunti dei del passato e di poteri all' infuori della nostra comprensione.
Mi sono eccitato con The Matrix e ho rasentato l' orgasmo con Inception.
Ma per quanto io cerchi di credere in queste cose, come quando da bambino cercavo di credere a babbo natale nonostante l' evidente scritta sul pacco regalo "Tanti auguri da Mamma e Papà", a volte proprio non ce la faccio.
Ogni volta che trovo un sito degno di stimolare il mio entusiasmo, ad un più approfondito sguardo noto che c'è sempre lo stesso layout:
Il tutto inserito in un sito internet costruito dopo aver letto ubriachi il manuale Frontpage for Dummies. Insomma sembra di assistere a un orda di quattordicenni vergini che sbraitano consigli per una migliore Fellatio dopo aver guardato eccitati American Pie.
Ora, per la mia sanità mentale, vi prego affinchè mettiate su un sito dignitoso, scritto in un italiano decente e magari anche discreto da guardare.
O qui va a finire che arriverò a credere perfino che Dell' Utri non sia un mafioso.
(ct. http://web.tiscalinet.it/vb/alien/index2.htm)
Da sempre sono incuriosito dalle teorie fuori dal comune, dall' idea che la razza umana derivi da un qualche esperimento genetico ad opera di extraterrestri saggi e tecnologicamente avanzati a quella che il mondo arriverà a un qualche drastico cambiamento o rivelazione durante il corso della mia vita, altrimenti troppo poco distinta da quella dei milioni di persone che mi/ci hanno preceduto su questa terra.
Mi intrigano le storie su calendari antichi e apocalissi varie, mi piace leggere di presunti dei del passato e di poteri all' infuori della nostra comprensione.
Mi sono eccitato con The Matrix e ho rasentato l' orgasmo con Inception.
Ma per quanto io cerchi di credere in queste cose, come quando da bambino cercavo di credere a babbo natale nonostante l' evidente scritta sul pacco regalo "Tanti auguri da Mamma e Papà", a volte proprio non ce la faccio.
Ogni volta che trovo un sito degno di stimolare il mio entusiasmo, ad un più approfondito sguardo noto che c'è sempre lo stesso layout:
- Introduzione all' argomento trattato che rasenta il fanatismo, con denigrazione senza spiegazioni, e spesso senza punteggiatura, di metà della conoscenza ormai globalmente accettata. Un po' come le spam-mail che pubblicizzano prodotti per allungare il pene di 10 centimetri.
- Trattazione dei contenuti apportando "prove" che fin troppo spesso non sopravvivono una veloce analisi di congruenza spazio-tempo. Se volessi qualcosa di così semplice mi rileggerei il Vangelo secondo Dan Brown.
- Conclusione con numerose lettere di assenso scritte da fantomatici lettori tutte con lo stesso stile e simili errori di punteggiatura e/o sintassi, che poi il più delle volte il sito non presenta nessun indirizzo e-mail dove inviare commenti. Mi ricorda un amico che si mandava messaggi dal cellulare della madre per far credere di avere la ragazza. Ed era una gran porca davvero, la ragazza.
Il tutto inserito in un sito internet costruito dopo aver letto ubriachi il manuale Frontpage for Dummies. Insomma sembra di assistere a un orda di quattordicenni vergini che sbraitano consigli per una migliore Fellatio dopo aver guardato eccitati American Pie.
Ora, per la mia sanità mentale, vi prego affinchè mettiate su un sito dignitoso, scritto in un italiano decente e magari anche discreto da guardare.
O qui va a finire che arriverò a credere perfino che Dell' Utri non sia un mafioso.
lunedì 9 agosto 2010
Lo stereotipo dell' italiano in America
Come chi spesso viaggia avrà notato noi italiani veniamo additati all' estero come "Pizza, Pasta, Mafia e Berlusconi", ma potete tirare un sospiro di sollievo in quanto questo stereotipo non è valido negli States. Già, perchè in un paese dove l' interesse per la politica, sebbene maggiore a quello per i diritti umani, rimane comunque secondo a quello per il NASCAR, una gara automobilistica con mezzi modificati, seguita prevalentemente da veterani della guerra del vietnam con una dentatura che varia dai 5 ai 7 denti a causa del reiterato uso di metanfetamine, noi italiani siamo "Pasta, Mafia e Ciccioni pelosi con i baffi".
L' assenza della pizza è spiegata dal fatto che la maggioranza degli americani ritengono la pizza un piatto nazionale, qualcosa di cui, tra l' altro, vanno fieri: "Dude, i'm hella sure that pizza is from New York".
La mafia e i ciccioni coi baffi sono comunque il vero baluardo dell' italia nel paese a stelle e striscie, fin troppo spesso parlando di usi e costumi del belpaese mi viene chiesto "ma è vero che le persone in italia sottostanno alla mafia e devono pagare il pizzo ogni settimana?".
Sì, e invece del poliziotto di quartiere noi abbiamo il Don, che spesso parla con voce strozzata e fa offerte che non puoi rifiutare.
I ciccioni coi baffi restano un mistero, ma ogni volta che dico di essere italiano la gente mi da del bugiardo, mi identifica come russo, e mi dice che sono troppo magro e troppo poco peloso per essere nato nello stivale. Non è colpa loro però, in effetti in ogni serie televisiva dove c'è un italiano, l' attore è un uomo bianco sovrappeso, fin troppo poco distante nella scala evolutiva da una scimmia, con una camicia bianca stropicciata e una collana d'oro massiccio finemente appoggiata tra i peli del petto.
Ci sono però dei lati positivi nell' essere italiano in America: il nostro modo di parlare inglese è apprezzato e considerato "esotico" e talvolta "sensuale", essere 10 kili in sovrappeso per gli standard italiani rientra perfettamente nella media dei magri americani ed essere in grado di recitare a memoria 3 poesie di un qualsiasi autore, sia esso leopardi o la migliore amica di vostra nonna, vi classificherà automaticamente come un genio della letteratura dagli ignoranti o come un dotto dagli intellettuali.
L' assenza della pizza è spiegata dal fatto che la maggioranza degli americani ritengono la pizza un piatto nazionale, qualcosa di cui, tra l' altro, vanno fieri: "Dude, i'm hella sure that pizza is from New York".
La mafia e i ciccioni coi baffi sono comunque il vero baluardo dell' italia nel paese a stelle e striscie, fin troppo spesso parlando di usi e costumi del belpaese mi viene chiesto "ma è vero che le persone in italia sottostanno alla mafia e devono pagare il pizzo ogni settimana?".
Sì, e invece del poliziotto di quartiere noi abbiamo il Don, che spesso parla con voce strozzata e fa offerte che non puoi rifiutare.
I ciccioni coi baffi restano un mistero, ma ogni volta che dico di essere italiano la gente mi da del bugiardo, mi identifica come russo, e mi dice che sono troppo magro e troppo poco peloso per essere nato nello stivale. Non è colpa loro però, in effetti in ogni serie televisiva dove c'è un italiano, l' attore è un uomo bianco sovrappeso, fin troppo poco distante nella scala evolutiva da una scimmia, con una camicia bianca stropicciata e una collana d'oro massiccio finemente appoggiata tra i peli del petto.
Ci sono però dei lati positivi nell' essere italiano in America: il nostro modo di parlare inglese è apprezzato e considerato "esotico" e talvolta "sensuale", essere 10 kili in sovrappeso per gli standard italiani rientra perfettamente nella media dei magri americani ed essere in grado di recitare a memoria 3 poesie di un qualsiasi autore, sia esso leopardi o la migliore amica di vostra nonna, vi classificherà automaticamente come un genio della letteratura dagli ignoranti o come un dotto dagli intellettuali.
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